5 Dicembre 2023

The Next wellbeing Lab: la metodologia di facilitazione ideata da Sloworking

The Next Wellbeing Lab è un metodo di facilitazione ideato da Sloworking che si presta ad essere utilizzato in tutti quei contesti in cui si vuole sperimentare la co-progettazione e l’ascolto al fine di trovare idee e soluzioni ad un bisogno, sia esso di tipo organizzativo, all’interno delle aziende, o di gruppi.

La metodologia

La metodologia si ispira al Future Search Workshop (FSW) e ha storicamente due fonti indipendenti.

  1. Il tedesco “Workshop of the Future”, progettato all’inizio degli anni ’80 al fine di consentire ai cittadini comuni di partecipare alla pianificazione urbana per realizzare la cosiddetta “democratizzazione dal basso”.
  2. L’altra fonte è il nordamericano Future Search Conference, sviluppata all’inizio degli anni ’90 e finalizzata all’accompagnamento di un’organizzazione alla ricerca di un terreno comune su cui costruire un futuro migliore.

Quando è utile

La metodologia sviluppata da Sloworking mantiene l’obiettivo generale di facilitare la “democratizzazione dal basso” e la creazione di un terreno comune per la co-costruzione di una visione e di piani di azione per il futuro, ma è calata in contesti e su finalità specifiche e in particolare:

  • aziende o enti del terzo settore di qualsiasi dimensione interessate a costruire un percorso partecipato con tutti gli stakeholder rilevanti interni e/o esterni per delineare una visione condivisa e dei piani di azione in ambiti strategici per migliorare la vita in azienda (benessere organizzativo, comunicazione interna ed esterna, ecc.)
  • scuole superiori e università che vogliano favorire il dialogo tra i propri stakeholder interni (studenti, docenti, personale) ed esterni su temi cruciali per la qualità del percorso didattico-educativo (orientamento la lavoro, innovazione della didattica, rapporti con il territorio, ecc.)
  • enti pubblici che vogliano strutturare un percorso di co-progettazione e partecipazione attiva con diversi attori del territorio su tematiche rilevanti per il bene comune.

La peculiarità del modello è che – con diverse intensità a seconda del contesto e dell’obiettivo del committente – non si limita all’esplorazione di orizzonti possibili ma stimola all’azione e all’impegno sul piano collettivo e individuale.

Condizioni per il successo

L’intervento si basa su quattro condizioni principali per il successo:

  • Portare “l’intero sistema” nella stanza. Ciò significa che tutte le parti che hanno un interesse/peso nel risultato vengono invitate e motivate a sufficienza per fare in modo che il gruppo di lavoro rappresenti uno spaccato significativo degli stakeholder.
  • Agire seguendo il principio dell’imbuto. Si inizia esplorando il contesto più ampio prima di cercare di risolvere il problema, facendo parlare tutti e facilitando il più ampio confronto possibile.
  • Assicurarsi di mettere gli elementi in comune e il futuro al centro del lavoro durante il percorso e trattare problemi e conflitti come informazioni.

  • Incoraggiare l’autogestione e la responsabilità dell’azione da parte dei partecipanti prima, durante e dopo.

    cosa dice chi ha partecipato

    Mi è piaciuto condividere le mie idee con altri/e colleghi/e che non ho mai conosciuto ed essere in sintonia con loro su ciò che l'azienda dovrebbe migliorare o meno, come se fossimo un unico team nazionale.

    In quanto studente, ho apprezzato moltissimo la possibilità di interagire faccia a faccia con persone appartenenti a categorie piuttosto "distanti" da me, come ad esempio gli HR e gli imprenditori. Parlarsi senza intermediari è stato molto interessante: ci si rende conto che la realtà non è come quella che ci raccontiamo, da soli, ogni giorno, e questo è molto prezioso!