20 Maggio 2020

Con il progetto “Win-Win”, se una donna lavora ci guadagnano tutti

L’Associazione Sloworking porta a scuola i temi del lavoro e della parità di genere.

Dopo una prima battuta di arresto, dovuta all’emergenza Covid-19, il progetto “Win Win, se una donna lavora ci guadagnano tutti” è andato avanti in modalità online e ha portato nelle aule virtuali degli studenti delle classi quinte dell’Istituto di Scuola Superiore E. Vanoni di Vimercate, alcuni testimonials provenienti dal mondo del lavoro. Il progetto ideato da Sloworking in collaborazione con il Comune di Vimercate, l’Istituto di Istruzione Superiore “Ezio Vanoni”, il Centro il Melograno, l’Associazione GammaDonna, il Centro Antiviolenza Telefono Donna, la Cgil Brianza e finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando “Progettare la parità in Lombardia 2019”, ha l’obiettivo di affrontare in modo nuovo i temi della parità e del benessere femminile e contribuire a sradicare gli stereotipi di genere, in particolare quello sulla presunta incompatibilità tra il ruolo di (buona) lavoratrice e quello di (buona) madre. Come già nel progetto Roles in Progress, finanziato dalla scorsa edizione dello stesso bando, anche nel progetto Win Win – Se una donna lavora ci guadagnano tutti, ci si basa sul presupposto che, accanto a un lavoro di ascolto e potenziamento della donna, sia necessaria l’attivazione convinta degli uomini nel sostegno all’occupazione femminile, come chiave del benessere familiare e sociale ed è opportuno che questo percorso inizi già dagli anni della scuola. Con l’aiuto dei testimonials, gli studenti hanno affrontato il tema del lavoro come scelta di vita, esplorando paure, ambizioni e opportunità, sia al femminile che al maschile. Affinchè gli studenti potessero immaginare un futuro lavorativo coerente con la loro formazione scolastica, per ciascuno degli indirizzi di studio è stato scelto un testimonial ad hoc. La prima a rompere il ghiaccio è stata Silvia Wang, giovane imprenditrice e fondatrice insieme al marito, di Pronto Pro, la piattaforma che mette in contatto i professionisti con chi ha bisogno di prestazioni lavorative. Il 21 aprile, Silvia si è confrontata con ragazzi della quinta di Affari Finanza e Marketing, raccontando loro il suo percorso, a partire da quando era una studentessa con le idee confuse, poi le esperienze all’estero, che le hanno insegnato ad adattarsi a nuove culture, fino all’incontro con il marito e l’idea di Pronto Pro. Oggi Silvia è anche una madre e come tutti i giovani genitori ha dovuto trovare la “ricetta” per riuscire a gestire la sua azienda senza trascurare le relazioni familiari. “Le fatiche ci sono, come anche la paura di fallire, vai avanti perchè sei guidato da un obiettivo più grande di te”, ha dichiarato l’imprenditrice. Nel secondo incontro invece sono intervenuti Andrea Colamedici e Maura Gancitano fondatori di Tlon, ospiti nella classe virtuale di quinta Liceo Linguistico. Tlon è un progetto di divulgazione culturale, un’eccezione alla regola, a dimostrazione che oggi si può vivere anche di cultura. Dalla loro testimonianza è passato il messaggio che il lavoro ce lo si può anche inventare a partire da ciò che ci appassiona, andando avanti passo dopo passo, sbagliando e risollevandosi, ma tenendo aperto lo sguardo. E per quanto riguarda il rapporto donna-lavoro, Colamedici ha lasciato questo messaggio: “Dobbiamo smontare i pregiudizi, soprattutto quello sui padri. Oggi gli uomini possono e devono condividere il carico mentale della gestione familiare.” L’ultimo incontro del progetto Win Win è avvenuto nell’aula virtuale della classe quinta del Turistico. Mentor dei ragazzi sono stati Giulia Marchesan e Fabio Sonce, ideatori di Bambini con la valigia, un blog dedicato al turismo familiare. Giulia e Fabio, nelle loro scelte lavorative hanno coinvolto anche i figli (che oggi sono tre), trasferendosi per un lungo periodo all’estero e reinventandosi a partire dalle loro passioni: i viaggi e il web. Un raro esempio di conciliazione, in cui il tempo lavorativo coincide in buona parte con il tempo trascorso in famiglia, ma che non potrebbe funzionare se non ci fosse collaborazione e condivisione di responsabilità fra uomo e donna. Attraverso il confronto con testimonials – sia donne che uomini – che hanno messo al centro della loro narrazione la “multidimensionalità” della loro esperienza di vita e lavoro, si è voluto fornire ai ragazzi spunti di riflessione per decostruire lo stereotipo secondo il quale l’affermazione professionale è incompatibile con il benessere personale e familiare, in particolare per le donne. Al contrario, donne imprenditrici hanno dimostrato di riuscire, non senza sacrifici, a gestire queste due dimensioni, perché alla base del benessere familiare (non ultimo quello economico) c’è una donna soddisfatta di sé e del proprio lavoro (Win-Win). Vanessa Trapani, Presidente dell’associazione Sloworking, ha dichiarato: «La situazione che ci troviamo a vivere ci ha imposto di ripensare gli interventi progettati mesi fa e di riflettere sull’utilità che potevano avere qui e ora per i ragazzi. C’è stata assoluta convergenza tra l’associazione, la scuola e i vari relatori nel pensare che proprio per la straordinarietà della situazione fosse quanto mai necessario, “aprire una finestra” attraverso cui i ragazzi – sebbene in modalità online – potessero guardare oltre. Così – ha continuato – il progetto nato per portare nella scuola una nuova prospettiva sul genere e sul lavoro si è dimostrato funzionale per avvicinare gli studenti e le studentesse a idee, strumenti e soft skills utili non solo per provare a decifrare questo momento così complesso, ma anche per immaginare il futuro, di donne, di uomini, di lavoratori». Attraverso un questionario sviluppato dal team di ricerca dell’Associazione Sloworking, il percorso intrapreso con la scuola, proseguirà indagando sulla percezione di ragazzi e docenti del Vanoni rispetto all’impatto del genere sul lavoro, la carriera, la distribuzione dei carichi di cura. Il questionario, sviluppato pre-Covid, sarà inoltre integrato con specifiche domande per approfondire questi stessi temi in relazione alla gestione dell’emergenza, dentro e fuori casa.